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#AMIAMOCI #ACASA


Dai primi di marzo il Coronavirus, l'ospite inatteso, ci ha obbligato alla reclusione: tutte le attività produttive sono ferme, gli ospedali al collasso, i bambini a casa da scuola e tutto quello che ritenevamo normale è stato sovvertito.

E' una situazione a cui non eravamo preparati che ci confina, per la nostra e l'altrui salvezza, dentro le nostre case.

Nel mio piccolo ho iniziato a pubblicare ogni giorno sui social delle foto che ho fatto legate al mio lavoro. E'stato il mio modo di cercare un raggio di sole di fronte a tanta tristezza, disperazione e impotenza. Ho denominato questo progetto "ci salviamo sognando bellezza", seguito dallo slogan #AMIAMOCI #ACASA.

Cosa rappresenta la nostra casa in questo momento, se non il nostro nido?

Abbiamo bisogno di sentirci protetti e di curarci dentro la nostra casa. E' l'involucro della nostra casa interiore, quella piu' importante.

Mai come ora abbiamo la sensazione di quanto abbia valore sentirci bene dentro la nostra abitazione; e lo dimostrano le pubblicazioni social di molte persone dedite alla ritinteggiatura o a lavori di bricolage.

Negli ultimi anni il mio lavoro ha visto un netto calo di interesse verso la cura della propria casa, un po' per il ridursi delle risorse economiche delle famiglie, ma molto anche perchè gli interessi si sono spostati verso l'esterno, verso la cura esteriore del corpo, verso i viaggi, verso la socialità condivisa al ristorante o alle feste fuori casa.

Pertanto per molti la propria abitazione è stata considerata poco piu' di un dormitorio, senza la necessità di dedicarci cura o investimenti in acquisto di arredi e suppellettili.

Questo processo ha portato inesorabilmente a considerare progetti solo per pochi, quasi sempre i piu' abbienti.

Ma cosa succede ora che tutti siamo obbligati a trascorrere tutto il nostro tempo dentro casa?

Rivaluteremo l'importanza di sentirci accolti da un ambiente vicino al nostro modo di sentire?

Dico questo perchè la casa rispecchia chi siamo e tutti desiderano una casa accogliente, non necessariamente chi ha maggiori disponibilità economiche. Accogliente non è esibizione di arredi o oggetti di lusso.

Quando si pensa a "casa", che nel senso etimologico latino rimanda a capanna, cioè un'abitazione modesta, non si pensa ad un edificio, ma ad un contesto vivente a cui siamo ancorati per una questione identitaria, un posto del cuore. Si puo' cambiare casa, ma "casa" non cambia , perchè è' un luogo simbolico, il nostro rifugio, della sicurezza, della stabilità e dell'intimità.

L'oggetto-casa cambia e si riassesta, un'abitazione vissuta viene allargata a seconda delle necessità della famiglia, è un "contesto vivente" a cui sentiamo di appartenere.

L'architettura concreta degli spazi dell'abitare parla, molto spesso più di quanto potremmo immaginare, della nostra architettura interna, dei nostri modi di stabilire confini e contatti con l'esterno.

La casa rappresenta simbolicamente un'estensione architettonica della nostra pelle.

Cosa comunica la nostra casa? Se è disordinata o curata, se è fredda o confusionaria?

Non a caso i cambiamenti importanti, le ristrutturazioni, i traslochi coincidono con momenti di passaggio, con cambi emotivi o con cambiamenti esistenziali.

Abitiamo case che dovremmo sognare, affinchè rappresentino chi siamo.

Spesso invece sono lasciate al caso, all'improvvisazione o affidate a chi non ci conosce.

Penso che sia importante rivedere anche il ruolo dei professionisti, architetti e interior designer, che sempre meno sono lasciati essere gli interpreti delle vostre case. La "tuttologia" generale ha portato a far sentire tutti progettisti e capaci autori del "faidate". Purtroppo pero', non è cosi.

Il nostro ruolo è sempre stato quello di tradurre i vostri sogni in realtà, cercando di armonizzare e coordinare spazi che prima non avevano forma, portandoli ad essere luoghi che esprimano bellezza, ma in primo luogo che interpretino il vostro modo di essere e che vi facciano stare bene.

Possiamo tornare a dialogare, magari chiedendo consiglio per una ritinteggiatura o per il restyling di una poltrona per poi piano piano mettere mano a parti piu' importanti della vostra casa, sempre con un occhio di riguardo al vostro portafoglio.

Che dite? Proviamo?...

ps. nel prossimo articolo parliamo di cosa cambierà in concreto dentro le nostre case alla luce delle nuove esigenze.

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