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"Dialoghi aperti": LA DECORAZIONE OGGI

Dove è finita la decorazione oggi? Faccio una chiacchierata con l'amica decoratrice e restauratrice Franca Bragagnolo. C.- cosa ne pensi Franca riguardo a questo? F.- la decorazione ha subito lo stesso appiattimento di altre forme artistiche e di design. Mi spiego meglio: il colore e' stato messo da parte a favore dei seppur raffinati bianco e grigio, legati ad un gusto ed ad un arredamento prettamente minimalista. C. - sono d'accordo con te, ma mi sembra che ci sia un'inversione di rotta.

Io spesso utilizzo il colore, le decorazioni, le carte da parati ...ma effettivamente per molto tempo sono rimaste nei cassetti. F.- sì è vero, ma la decorazione intesa come rappresentazione del patrimonio artistico, come conoscenza di tecniche pittoriche antiche, che portano con se' una tradizione e un'esperienza di intere generazioni di artigiani/artisti, e' un'altra cosa.

particolare di decorazione realizzata con tempere e colle animali (opera di Franca Bragagnolo)

C.- quindi tu mi stai dicendo che le antiche tecniche decorative non vengono usate o si associano solo ad edifici storici? Che io, come altri colleghi, non utilizziamo più queste tecniche perché le riteniamo non più adeguate agli ambienti contemporanei? F. - sì, purtroppo queste tecniche richiedono consapevolezza di quello che si potrebbe realizzare conoscendole. Facciamo un esempio: se io so che per fare una parete particolare e unica devo non rifinirla in fase di costruzione, cioè lasciarla senza intonaco di rifinitura, già mi do la possibilità di poter realizzare una decorazione con una tecnica particolare. Il risultato che ne deriva non è solo estetico ma genera anche un'emozione legata ad un'idea. Questa idea si concretizza con l'uso di materiali di carattere che testimoniano una tradizione storica, nostra, italiana, unica al mondo.


giardino d'inverno : particolare di decorazione parietale con tecnica del grassello di calce, caseina e pigmenti

(opera di Franca Bragagnolo)


C. - questo è molto bello, ma spesso l'obiezione verso un lavoro artigianale e artistico è: "quanto costerà?". Sappiamo bene che è difficile quantificare perfettamente. Credo che le persone andrebbero rassicurate. Di fatto quando si realizza un pezzo unico, sia oggetto o decorazione o installazione, si va a creare un manufatto esclusivo, di gran pregio e non replicabile.

Questo giustifica anche un costo non industriale. F.- in linea teorica è così, ma in pratica si è perso il desiderio di unicità a favore di manufatti riconoscibili, brandizzati, spesso più rassicuranti perché si uniformano alle tendenze del momento. C.- capisco perfettamente quello che dici. Mi piacerebbe che anche i committenti si affidassero di più, comprendendo che proporre soluzioni creative, ma non scontate, possa soddisfare maggiormente anche la loro personalità. Usare per esempio una carta da parati, per quanto bella possa essere, ma che può venir usata da chiunque, non è la stessa cosa che fare una parete personalizzata. Se ci spostiamo su oggetti o complementi d'arredo il confronto è ancor più evidente. Per questo io amo mixare pezzi di design riconoscibili ed elementi disegnati e decorati come pezzi unici. Può anche succedere che il manufatto unico costi anche meno del pezzo di serie, di brand famosi. F.- sì come quella volta che ho realizzato per te uno specchio e un quadro con la "tecnica antica della doratura a guazzo" C. -ecco dopo questa introduzione vorrei dedicare la prossima puntata di "dialoghi aperti sulla decorazione" alla doratura. Mi sembra che l'argomento sia sostanzioso. Che dici? F. - va bene, qui ci salutiamo e continueremo il dialogo presto...

Franca Bragagnolo : ricostruzione di decorazione ad affresco

DIALOGHI APERTI

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