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DIALOGO APERTO: L'ARTE DELLA DORATURA


C : Buongiorno Franca, riprendiamo il discorso sulla decorazione. La volta precedente mi avevi parlato dell'argomento "doratura".

F : la doratura più che un mestiere è un'arte, che implica un gusto artistico del doratore e una conoscenza degli stili ornamentali delle varie epoche.

Questo perché va contestualizzata. C : quindi mi stai dicendo che la doratura può essere usata in più ambiti? F : sì certo. Anche nell'arredamento moderno si può inserire.

Normalmente viene associata ad ambienti importanti, nobili, di valenza storica come le ville o i palazzi. Ma non è così. Io per esempio l'ho utilizzata in piccoli inserti su pareti decorate, o per impreziosire oggetti, per il restyling di un mobile o il recupero di un oggetto già dorato.

C : il tema è molto sentito in questo periodo di crisi economica. Spesso, se a livello economico non si ha la possibilità di rifare a nuovo tutto un arredo, può essere interessante e originale ridare vita ad oggetti e arredi anche dimenticati o che hanno perso la loro identità. F : infatti sia il decoratore che il doratore (perché può essere che l'uno non sappia fare il lavoro dell'altro, anche se entrambe le figure lavorano in ambito decorativo) sono interpreti fondamentali per il recupero e la valorizzazione di elementi antichi e non solo. C : ma la doratura esiste di più tipi? F : sicuramente! La differenza fondamentale è se usi l'oro zecchino o un materiale non nobile ma che ha effetto simil-oro (polveri di metallo come ottone, rame ecc..).

Ricordo che esiste anche l'argentatura con le stesse modalità.

C : immagino che la differenza sia nel costo, nella realizzazione e nella durata nel tempo. F : l'oro dà un'immagine importante e preziosa, pertanto diventa protagonista dell'ambiente in cui eventualmente venisse inserito. L'uso dell'oro zecchino potrebbe essere interessante per chi volesse qualcosa di esclusivo e nello stesso tempo d'effetto (l'oro zecchino riflette la luce in maniera unica e inimitabile).

Tuttavia esiste anche la tecnica della doratura in simil-oro che è più semplice nella sua realizzazione ma in difetto nella durata, in quanto l'usura avviene in tempi più brevi. C : ma su che superfici si può applicare l'oro? Ci vuole un fondo particolare, sia che sia murario o ligneo o di altra natura tipo il vetro? F : l'ideale sarebbe trattare il fondo del muro o del legno con il gesso in modo da rendere la superficie più liscia possibile, per poi applicare l'oro in foglia con la tecnica della doratura a guazzo che permetterà poi anche la brunitura(lucidatura). È possibile inoltre intervenire su altre superfici, come vetro o metallo, con diverse operazioni.

C : mi fai venire in mente una lampada che ho utilizzato e che è molto conosciuta.

La struttura è metallica. Qui il prodotto è industriale ma sicuramente è stata realizzata artigianalmente nella finitura. Un esempio di elemento d'arredo che utilizza una tecnica antica in chiave moderna e che può donare prestigio a tutto l' ambiente.

Ma mi sono sempre chiesta come aggrappa l' oro su un materiale come il metallo...o il vetro... F : ogni superficie richiede la conoscenza della tecnica appropriata. Nei metalli invece di usare la tecnica della doratura a guazzo si dovrà usare una doratura con missione ai solventi o con mordenti grassi, per consentire un aggrappo adeguato della foglia oro.

C : Perché se parti dalla ricetta antica formulata su esperienza di secoli puoi sperimentare e ottenere dei risultati in chiave moderna! F : certo, ma oggi non è semplice trovare un decoratore che conosca bene la tecnica antica della doratura O argentatura al guazzo. Il decoratore esperto sa che la resa più efficace dell'oro avviene se lo applica su un fondo appropriato come il rosso del bolo armeno, un impasto di terre argillose che può essere utilizzato in varie colorazioni a seconda delle sfumature e della finitura che si vuole ottenere (il colore del bolo infatti si intravede attraverso il colore della foglia).

C : nella cornice dello specchio che hai realizzato per me hai inserito anche un'altro effetto. Che cos'è ? F : in quel caso ho utilizzato, oltre alla doratura al guazzo in oro zecchino, una decorazione a bolinatura che consiste nel battere l'oro con adeguate attrezzature (bolino) per realizzare un effetto a bassorilievo. Ma avrei potuto usare altri effetti come la brunitura ottenuta con la pietra d'agata o una decorazione a rilievo realizzata con il gesso a conchiglia.

C : mi par di capire che per tutte queste tecniche ci vogliano parecchi passaggi in tempi ben precisi e che quindi il tuo lavoro diventa prezioso come la materia nobile che hai utilizzato. L'artigianato non potrà essere sostituito con altri mezzi meccanici dei quali si serve la grande distribuzione. Direi che stiamo parlando di opera artistica più che di artigianato. F : in effetti mi sento un artigiana-artista perché attraverso la padronanza tecnica mi adopero per creare dei lavori unici e irripetibili. C : quindi mi sento di dire che a livello empatico riesci ad interpretare le mie richieste nell'intento di assecondare i desideri dei clienti; desideri spesso appena abbozzati ma espressioni di sé (la scelta del colore per esempio è personale).

In questo modo unendo un mia immagine estetica dell'ambiente ad una tua interpretazione tecnico/artistica possiamo assieme tradurre un'immaginario personale, non esplicitato e inespresso del cliente.

F : sono d'accordo. Il fatto di mettere qualcosa di proprio, cercando di accogliere l'espressione del sé del cliente ci gratifica tutti, committente, progettista e artista.

C : avere questa possibilità è un'opportunità che spesso viene trascurata a favore delle mode e delle tendenze standardizzate del momento. F : infatti..nel nostro piccolo possiamo provare a dare un messaggio controcorrente. C : intanto parliamone, facciamo conoscere che ci sono possibilità diverse, poi chissà che vedendo lavori, le persone ne comprendano il valore e ne apprezzino l'esclusività. È sempre stato così nei secoli, perché dovrebbe essere diverso ora?

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